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Al termine di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Ravenna e dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (S.C.I.P.) è stato estradato nel nostro Paese un cittadino albanese elemento di spicco del narcotraffico nel Nord Italia.
Dopo essere stato localizzato in Albania, il ricercato è stato fermato dalle forze di sicurezza del Paese delle Aquile in esecuzione di un mandato di cattura internazionale.
Il latitante, insieme al cugino già finito in carcere nell’ambito dell’operazione antidroga “PIKE”, e ad un terzo connazionale (ancora latitante) del gruppo criminale, sono ritenuti i responsabili dello stoccaggio e detenzione di oltre 40 chili di eroina ed armi, rinvenuti in un appartamento di Ravenna nel febbraio 2018.
In particolare, l’operazione culminò con l’arresto nel 2018 a Rimini di uno solo di loro, mentre stava consegnando due chili di cocaina e uno di hashish nascosti nella sua autovettura, appositamente preparata per il trasporto della droga.
La stessa sera dell’arresto, durante le perquisizioni domiciliari i poliziotti hanno fatto irruzione in un appartamento della periferia ravennate, scovando un vero e proprio laboratorio per il taglio, la preparazione ed il confezionamento della droga.
Nell’occasione gli agenti sequestrarono un ingente quantitativo di stupefacente per un valore al dettaglio di circa quattro milioni di euro, due revolver e due pistole semiautomatiche, corredate dalle necessarie munizioni, nascoste insieme alla droga.
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