L’OMCOM, l’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie, costituito dalla Fondazione Antonino Caponnetto e dalla Fondazione Mediterraneo, nell’ottica di una sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso la divulgazione dei fenomeni criminali, ha attivato un confronto con il Dott. Catello Maresca, sostituto procuratore presso la DDA partenopea, assurto agli onori della cronaca, tra l’altro, per aver rappresentato l’accusa al processo che vedeva alla sbarra i Casalesi di Giuseppe Setola e il gruppo riconducibile a Michele e Pasquale Zagaria. Proprio Maresca chiese il 41 bis per questi soggetti. Uno di quei magistrati, insomma, che nella lotta alla criminalità organizzata di questo Paese, nonostante le reiterate minacce, ha fatto la differenza in un’area tanto pericolosa quanto “contaminata”.
Il Dott. Maresca, che tra l’altro ha pubblicato dei saggi sul fenomeno criminale riconducibile alla Cosa Nostra campana, ha dialogato con l’intellettuale siciliano Luciano Armeli Iapichino. Stimolante il suo report sui Zagaria. Ringraziandolo per il tempo che ci ha dedicato, restituiamo ai lettori l’intervista integrale. (Ci scusiamo per la qualità della registrazione)
bravissimi...il riscatto del Sud si fonda sulla Legalita'
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