24° Vertice Nazionale Antimafia
4° Summit del Mediterraneo
Napoli
5 maggio 2018 – ore 16
Si puo’ fare la
lotta alla mafia anticipandone le mosse e le strategie? Insomma la
lotta alla mafia del giorno prima?
“In molti
casi si”-secondo la Fondazione Caponnetto che il 5 maggio apre il
XXIV vertice Nazionale Antimafia a Napoli . “ Ad esempio si puo’
ridurre il “fenomeno delle stese” nel capoluogo partenopeo –dice
il presidente della Fondazione Salvatore Calleri- introducendo pene
piu’ severe per chi detiene ed usa armi da fuoco in modo
clandestino. Proprio questa e’ una delle proposte che vogliamo
lanciare dal vertice cui partecipano
i magistrati antimafia Cesare Sirignano e Catello Maresca”.
“Garantire
libertà e giustizia sociale per un paese libero e democratico”-
scriveva Antonino Caponnetto
Magistrati,
forze dell’ordine e giornalisti, impegnati quotidianamente su un
terreno difficile come quello napoletano si
confronteranno temi sui quali :
1) Le molteplici e nuove
forme del riciclaggio internazionale..un crimine globale che genera
circa 15 mila miliardi di dollari di "fatturato" annuo . Le
forme di contrasto del riciclaggio aggravato dalla transnazionalità,
introdotta da oltre dieci anni, sono pero’ troppo carenti sia sotto
il profilo normativo, sia per gli strumenti investigativi: nella
stragrande maggioranza dei casi le indagini non giungono a sentenza
definitiva. Infatti ad oggi se ne conta solo UNA.
2) La questione rifiuti .
Sul territorio nazionale sono presenti 77 discariche abusive in
procedura di infrazione europea, dislocate principalmente nelle
regioni in cui è forte la presenza della criminalità organizzata,
che del settore rifiuti ha fatto uno dei suoi sbocchi economici
privilegiati.
Previsto l'intervento
del Commissario Straordinario per la gestione delle discariche
abusive Gen. B. dell'Arma dei Carabinieri Giuseppe Vadalà che sta
procedendo con celerità per restituire porzioni di territorio alle
popolazioni dei Comuni interessati, intervenendo con la bonifica o
messa in sicurezza delle discariche. La struttura commissariale ha
sottoscritto un protocollo anche con la Fondazione Caponnetto,
condividendone pienamente la mission di legalità e trasparenza,
nella attenta analisi sui fenomeni di infiltrazione della criminalità
organizzata anche nel settore della gestione del ciclo dei rifiuti.
3) La questione
carceraria. La lotta alla mafia passa anche attraverso la
consapevolezza che la ghettizzazione dei soggetti deviati, alimenta
solamente le file della criminalità. Le cifre parlano chiaro, il
tasso di recidiva dei soggetti carcerati non rieducato è di circa il
70%, al contrario quello relativo a soggetti che in carcere hanno
seguito percorsi professionalizzanti, e di circa il 3%.
Ma è anche il popolo
delle famiglie dei carcerati che bisogna attenzione, specie se
minori, per non lasciare alla criminalità il beneficio di attrarre
attraverso un welfare parallelo chi si trova ad affrontare una pena
parallela, inflitta al congiunto a subita dall'intero nucleo
familiare. A discuterne Claudio Loiodice insieme al suo gruppo di lavoro.
La Fondazione Caponnetto è da sempre a fovore del 41bis per i mafiosi che non va in alcun modo toccato.
La Fondazione Caponnetto è da sempre a fovore del 41bis per i mafiosi che non va in alcun modo toccato.
4) Verrano infine
presentati i risultati dell’importante ed esclusivo report sulla
criminalita’ a Malta ed i legami con l’Italia redatto dalla
Fondazione Caponnetto e finanziato dal crowdfunding.
Firenze 4 maggio 2018
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