ePub Versione per la stampa Mostra rif. normativi Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08512 Atto n. 4-08512 Pubblicato il 12 dicembre 2017, nella seduta n. 915 LUMIA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: al XXIII vertice antimafia, organizzato dalla fondazione "Antonino Caponnetto" a Bagno a Ripoli (Firenze) il 1° dicembre 2017, è stato trattato il caso dell'esclusione della fondazione "Mediterraneo", un anno prima della scadenza naturale, come capofila della rete italiana della fondazione "Anna Lindh"; tale ad avviso dell'interrogante discutibile esclusione avveniva durante la manifestazione "KIMYYA, LES FEMMES ACTRICES DU DIALOGUE", organizzata dalla fondazione Mediterraneo dall'11 al 15 settembre 2017, che ha, tra l'altro, ricevuto la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica; il 16 novembre 2017 veniva pubblicata una pagina su "la Repubblica" (cronaca di Roma) ed il 17 novembre 2017 su "la Repubblica" (cronaca di Napoli) in cui i rappresentanti di 604 organismi ed istituzioni aderenti alla rete italiana della fondazione Anna Lindh, richiedevano, il rispetto della democrazia interna e manifestavano il loro disappunto per l'operato dei funzionari del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che avrebbero escluso la fondazione Mediterraneo come capofila delle rete italiana della fondazione Anna Lindh; la decisione così assunta dagli uffici dal Ministero sembra contrastare con i principi democratici e di governance stabiliti dagli stessi trattati europei; la questione non è solo "interna italiana", ma coinvolge la Commissione europea, i cui valori si basano sul rispetto dei principi di base del Trattato di Lisbona (articolo 10.3), della democrazia, della governance e della trasparenza; la lotta alle mafie passa anche attraverso una sfida alla loro capacità di internazionalizzazione. Ci si trova infatti di fronte ad una vera e propria realtà rappresentata dalle "mafie globalizzate", che in tempo reale scambiano servizi criminali e riciclano proventi di ingenti dimensioni finanziarie. Mafie globalizzate che assumono caratteristiche organizzative e strategie sempre più comuni; è necessario pertanto far crescere un'antimafia globalizzata, capace di interconnettere i diversi approcci e progettualità, valorizzando non solo i livelli di cooperazione istituzionale, ma anche quelle reti di tipo sociale e culturale, come la fondazione Mediterraneo, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda affrontare tale situazione per evitare un danno alla fondazione Anna Lindh, privata del prezioso lavoro di rete che in Italia ha portato avanti la fondazione Mediterraneo.
ePub Versione per la stampa Mostra rif. normativi Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08512 Atto n. 4-08512 Pubblicato il 12 dicembre 2017, nella seduta n. 915 LUMIA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: al XXIII vertice antimafia, organizzato dalla fondazione "Antonino Caponnetto" a Bagno a Ripoli (Firenze) il 1° dicembre 2017, è stato trattato il caso dell'esclusione della fondazione "Mediterraneo", un anno prima della scadenza naturale, come capofila della rete italiana della fondazione "Anna Lindh"; tale ad avviso dell'interrogante discutibile esclusione avveniva durante la manifestazione "KIMYYA, LES FEMMES ACTRICES DU DIALOGUE", organizzata dalla fondazione Mediterraneo dall'11 al 15 settembre 2017, che ha, tra l'altro, ricevuto la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica; il 16 novembre 2017 veniva pubblicata una pagina su "la Repubblica" (cronaca di Roma) ed il 17 novembre 2017 su "la Repubblica" (cronaca di Napoli) in cui i rappresentanti di 604 organismi ed istituzioni aderenti alla rete italiana della fondazione Anna Lindh, richiedevano, il rispetto della democrazia interna e manifestavano il loro disappunto per l'operato dei funzionari del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che avrebbero escluso la fondazione Mediterraneo come capofila delle rete italiana della fondazione Anna Lindh; la decisione così assunta dagli uffici dal Ministero sembra contrastare con i principi democratici e di governance stabiliti dagli stessi trattati europei; la questione non è solo "interna italiana", ma coinvolge la Commissione europea, i cui valori si basano sul rispetto dei principi di base del Trattato di Lisbona (articolo 10.3), della democrazia, della governance e della trasparenza; la lotta alle mafie passa anche attraverso una sfida alla loro capacità di internazionalizzazione. Ci si trova infatti di fronte ad una vera e propria realtà rappresentata dalle "mafie globalizzate", che in tempo reale scambiano servizi criminali e riciclano proventi di ingenti dimensioni finanziarie. Mafie globalizzate che assumono caratteristiche organizzative e strategie sempre più comuni; è necessario pertanto far crescere un'antimafia globalizzata, capace di interconnettere i diversi approcci e progettualità, valorizzando non solo i livelli di cooperazione istituzionale, ma anche quelle reti di tipo sociale e culturale, come la fondazione Mediterraneo, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda affrontare tale situazione per evitare un danno alla fondazione Anna Lindh, privata del prezioso lavoro di rete che in Italia ha portato avanti la fondazione Mediterraneo.
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