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Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03777
Atto n. 3-03777 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 25 maggio 2017, nella seduta n. 831
GIARRUSSO , CATALFO , BERTOROTTA , CAPPELLETTI , GAETTI , MORONESE , SERRA , PUGLIA , DONNO , MORRA , LEZZI , MANGILI , PAGLINI , NUGNES - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
secondo quanto riportato dal quotidiano "la Repubblica" il 24 maggio 2017, a Favara (Agrigento) nella notte del 23 maggio vi è stata una violenta sparatoria, che ha coinvolto un esponente della mafia rimasto ferito, Carmelo Nicotra, ritenuto membro della cosca Di Stefano di Favara e soprannominato "Furia";
secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un agguato, con conflitto a fuoco tra la vittima e diversi sicari, durante il quale sarebbero stati esplosi moltissimi colpi di arma da fuoco, anche di grosso calibro, tra cui un mitra kalashinkov;
l'agguato sarebbe solo l'ultimo di una vera e propria guerra di mafia scoppiata tra le cosche agrigentine, che si sarebbe sviluppata, in maniera molto cruenta, tra Favara ed il Belgio; infatti, il 14 settembre 2016 a Liegi, città francofona del Belgio, si era già verificato un agguato mortale contro due agrigentini, Mario Jakelich, 28 anni, di Porto Empedocle e Maurizio Di Stefano, 40 anni, di Favara, nome di battaglia "Furia";
successivamente, nel mese di ottobre 2016, nella città di Favara, è stato ucciso in un agguato Carmelo Ciffa, di 42 anni, originario di Porto Empedocle;
infine, la sera del 3 maggio 2017, un uomo originario di Favara, Rino Sorce di 50 anni, proprietario del bar/ristorante "Grande Fratello" a Sclassen, periferia di Liegi, veniva ucciso in un agguato con numerosissimi colpi di arma da fuoco automatica davanti al proprio locale; veniva anche ferito il cuoco del ristorante, un siciliano da qualche tempo residente in Belgio;
considerato che a parere degli interroganti, i fatti evidenziati dimostrano che è in corso una pericolosa e cruenta guerra di mafia, condotta senza esclusione di colpi, tra Favara ed il Belgio,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali provvedimenti ed iniziative urgenti intenda adottare, al fine di far cessare lo spargimento di sangue in corso, di garantire l'arresto dei colpevoli e la sicurezza dei cittadini, nonché di impedire il degenerare della situazione
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