Il soggetto sottoposto a sequestro frequentava anche i casinò della Costa Azzurra.
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA COMUNICATO STAMPA AGGRESSIONE AI PATRIMONI ILLECITAMENTE ACCUMULATI: APPLICAZIONE DELLA NUOVA LEGISLAZIONE IN TEMA DI MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI E PATRIMONIALI Il Presidente del Tribunale di Savona, in accoglimento della proposta inoltrata dalla locale Procura della Repubblica sulla base delle indagini svolte dal Centro Operativo DIA di Genova, ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione personale, il sequestro e la confisca dei beni riconducibili a PATRI Stefano, di 76 anni, già noto per i suoi pregiudizi di polizia per traffico di sostanze stupefacenti ed usura, residente nel Comune di Pontinvrea. Il valore dei beni sottoposti a sequestro è stimato in circa tre milioni di euro. Nell’ambito dei monitoraggi delle ricchezze di possibile provenienza illecita, personale del Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha ritenuto di approfondire la posizione economica del PATRI, perché - esaminando le sue entrate per oltre un ventennio - era emerso che a fronte di redditi da lavoro esigui o addirittura mancanti, egli risultava titolare di un patrimonio immobiliare di tutto rispetto. Analizzando i flussi finanziari bancari, la condotta ed il suo tenore di vita, si scopriva che il nominato era un abituale frequentatore delle case da gioco di Sanremo, Montecarlo e Mentone. Venivano, pertanto, ricostruite le numerose compravendite immobiliari che negli anni lo avevano riguardato, sia come cedente che come acquirente ed in tal modo gli investigatori sono giunti a quantificare una sperequazione economica di circa due milioni di euro. Il Collegio del Tribunale di Savona ha ritenuto PATRI Stefano persona socialmente pericolosa applicandogli la sorveglianza speciale per anni tre, nonché la misura ablativa della confisca dell’intero patrimonio immobiliare e mobiliare a lui riferibile, in considerazione dell’altissimo tenore di vita praticato rispetto alle disponibilità reddituali assolutamente esigue. Queste ultime, così come evidenziato dal Giudice della prevenzione, non consentivano neanche di soddisfare il mantenimento della sua famiglia. L’attività di sottoposizione a vincolo reale dei beni individuati nella disponibilità del PATRI è stata effettuata da personale del Centro Operativo DIA di Genova, in collaborazione con gli Ufficiali Giudiziari del Tribunale di Savona. Genova, 21 gennaio 2014
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA COMUNICATO STAMPA AGGRESSIONE AI PATRIMONI ILLECITAMENTE ACCUMULATI: APPLICAZIONE DELLA NUOVA LEGISLAZIONE IN TEMA DI MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI E PATRIMONIALI Il Presidente del Tribunale di Savona, in accoglimento della proposta inoltrata dalla locale Procura della Repubblica sulla base delle indagini svolte dal Centro Operativo DIA di Genova, ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione personale, il sequestro e la confisca dei beni riconducibili a PATRI Stefano, di 76 anni, già noto per i suoi pregiudizi di polizia per traffico di sostanze stupefacenti ed usura, residente nel Comune di Pontinvrea. Il valore dei beni sottoposti a sequestro è stimato in circa tre milioni di euro. Nell’ambito dei monitoraggi delle ricchezze di possibile provenienza illecita, personale del Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha ritenuto di approfondire la posizione economica del PATRI, perché - esaminando le sue entrate per oltre un ventennio - era emerso che a fronte di redditi da lavoro esigui o addirittura mancanti, egli risultava titolare di un patrimonio immobiliare di tutto rispetto. Analizzando i flussi finanziari bancari, la condotta ed il suo tenore di vita, si scopriva che il nominato era un abituale frequentatore delle case da gioco di Sanremo, Montecarlo e Mentone. Venivano, pertanto, ricostruite le numerose compravendite immobiliari che negli anni lo avevano riguardato, sia come cedente che come acquirente ed in tal modo gli investigatori sono giunti a quantificare una sperequazione economica di circa due milioni di euro. Il Collegio del Tribunale di Savona ha ritenuto PATRI Stefano persona socialmente pericolosa applicandogli la sorveglianza speciale per anni tre, nonché la misura ablativa della confisca dell’intero patrimonio immobiliare e mobiliare a lui riferibile, in considerazione dell’altissimo tenore di vita praticato rispetto alle disponibilità reddituali assolutamente esigue. Queste ultime, così come evidenziato dal Giudice della prevenzione, non consentivano neanche di soddisfare il mantenimento della sua famiglia. L’attività di sottoposizione a vincolo reale dei beni individuati nella disponibilità del PATRI è stata effettuata da personale del Centro Operativo DIA di Genova, in collaborazione con gli Ufficiali Giudiziari del Tribunale di Savona. Genova, 21 gennaio 2014
Commenti
Posta un commento