Gravato da un Mandato di Arresto Europeo poiché ritenuto essere parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di armi, alla falsificazione di documenti e agli attacchi agli ATM: cittadino moldavo arrestato dalla Polizia di Stato.

 

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Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo lungo le principali direttrici della provincia, predisposti dal Compartimento Polizia Stradale per il Lazio e l’Umbria, il personale della Polizia di Stato di Perugia ha arrestato un cittadino di origini moldave, residente in Italia, poiché gravato da un Mandato di Arresto Europeo ai fini dell’estradizione, emesso dall’Autorità Giudiziaria greca, lo scorso mese di novembre. Nello specifico, mentre erano impegnati nei servizi in “borghese” in località Ponte San Giovanni, il personale del Distaccamento Polizia Stradale di Todi ha notato l’uomo, a bordo del proprio veicolo, privo di cinture di sicurezza, procedere a velocità sostenuta in mezzo al traffico. Fermato dagli agenti, l’uomo ha tentato di giustificare la propria condotta di guida, esibendo la patente e la carta d’identità. I poliziotti, insospettiti dall’atteggiamento del conducente, hanno però deciso di procedere ad un controllo più approfondito, attività che ha dato esito positivo. Infatti, è emerso che l’uomo, oltre ad essere gravato da alcuni precedenti di polizia, era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo, emesso dall’Autorità Giudiziaria di Atene, poiché ritenuto essere parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di armi, alla falsificazione di documenti e ad effettuare attacchi agli sportelli ATM, anche con utilizzo di gas ed esplosivi, attività che avrebbe fruttato oltre 120.000 euro di profitti. L’uomo è stato quindi sottoposto a perquisizione – estesa anche all’abitazione e ad altri locali e fondi nella sua disponibilità -, allo scopo di verificare l’eventuale detenzione di sostanze esplosive, armi o quant’altro potesse essere correlato ad illecite attività sul territorio. L’attività di ricerca, però, ha dato esito negativo. Al termine degli accertamenti, il soggetto è stato accompagnato presso gli uffici della Questura dove, ottenuta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia la documentazione del corrispettivo Ufficio di Polizia greco, è stato tratto in arresto e accompagnato presso il carcere di Perugia – Capanne, a disposizione della Corte di Appello di Perugia per la verifica delle procedure di consegna ed estradizione allo stato membro richiedente.


02/03/2025

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