A Catania, i poliziotti della Squadra mobile hanno arrestato 7 persone appartenenti ad una associazione criminale specializzata nel traffico internazionale di droghe sintetiche.
Gli agenti hanno inoltre eseguito la confisca di una villa, di proprietà di 2 degli indagati, ritenuta provento dell’attività criminale.
Le indagini, svolte dal gennaio al settembre del 2020, hanno permesso di accertare che ingenti quantitativi di droga venivano importati dall’Olanda per poi essere spediti ad acquirenti statunitensi.
Le sostanze (ketamina, ectasy, mdma, a volte marijuana) arrivavano a Catania occultate all’interno di imballi contenenti mobili o beni di svariata natura e, una volta estratte dagli incarti, venivano stoccate in garage dei quali il gruppo disponeva in città.
La successiva rivendita avveniva tramite chat clandestine su portali del cosiddetto “deepweb”, nel cui ambito i membri dell’organizzazione utilizzavano il nickname “XXXMAFIAXXX” o “MAFIASTARS”.
Gli acquirenti pagavano le sostanze stupefacenti con somme in criptovaluta bitcoin che, una volta convertite in euro, venivano ripartite tra i membri dell’organizzazione tramite una serie di versamenti o ricariche su carte prepagate. La droga veniva poi spedita tramite raccomandate postali o corriere espresso riportanti come mittenti generalità fittizie ed occultata dentro svariati oggetti come barattoli di creme cosmetiche, statue in gesso, confezioni di puzzle, giradischi, amplificatori, casse audio, custodie di DVD, capi di abbigliamento, ed altro.
Dalle indagini è emerso che ogni mese il giro d’affari dell’organizzazione si aggirava intorno ai 150mila euro e che parte dei ricavi sarebbe stata investita nella costruzione della villa confiscata dagli investigatori.
All’operazione, denominata “Empire”, dal nome del portale del deep web in cui avveniva la rivendita delle sostanze stupefacenti, hanno partecipato anche personale della Direzione centrale per i servizi antidroga, equipaggi della questura di Catania, unità specializzate come Polizia scientifica e cinofili, agenti del Reparto prevenzione appositamente inviati dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato – Servizio centrale operativo oltre che appartenenti all’organismo investigativo statunitense Homeland security investigation.
Oltre 30 i chili di droga recuperati attraverso vari sequestri, alcuni dei quali effettuati a seguito di provvedimenti di ritardato sequestro emessi dalla Direzione distrettuale antimafia, ai quali seguiva un’attività di consegna controllata internazionale in territorio americano con la collaborazione delle autorità degli Stati Uniti. Una delle sopracitate attività di consegna controllata di droga ha portato, nel febbraio del 2020, all’arresto di un 30enne americano che si apprestava a comprare 3 chili di mdma. In un’altra occasione invece, nel luglio dello stesso anno, agenti della Squadra mobile di Catania, coadiuvati dalla Direzione centrale per i servizi antidroga e da investigatori dell’Homeland security investigations, hanno effettuato un’attività sotto copertura di acquisto simulato di 1 chilo di mdma a seguito della quale, in territorio statunitense, è stato arrestato un altro acquirente americano.
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